Negli ultimi anni sono aumentate tantissimo le richieste di sfratto dovute dal mancato pagamento del canone di locazione. E’ bene agire tempestivamente per non ritrovarsi con somme non pagate di migliaia di euro, difficili poi da recuperare
Se l’inquilino non paga puoi procedere con lo sfratto e chiedere contestualmente anche il rimborso dei canoni non percepiti.
Le condizioni:
- contratto regolarmente registrato
- provare la morosità dell’inquilino: puoi procedere con lo sfratto nel momento in cui il canone sia in ritardo da almeno 20 giorni oppure se non sono state pagate le spese condominiali per un totale di almeno due mesi di canone
Cosa deve fare il locatore
La prima cosa è mandare una lettera di diffida al conduttore tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o tramite pec, comunicando che deve provvedere al pagamento entro una data precisa oppure procederà per vie legali.
Le opzioni dell'inquilino
L’inquilino avrà tre opzioni:
- saldare quanto dovuto
- presentarsi all’udienza e opporsi allo sfratto
- chiedere il “termine di grazia”: un periodo di massimo 90 giorni entro i quali dovrà pagare quanto spetta
L’ordinanza di sfratto emanata dal Giudice obbliga il conduttore inadempiente a lasciare libero l’immobile entro una determinata data. Se ciò non avviene si procederà con l’esecuzione forzata tramite ufficiale giudiziario e con la possibilità di intervento da parte delle forze dell’ordine.
Perchè affidarsi ai professionisti
Affidarsi ad un’agenzia immobiliare seria, con una banca dati composta da conduttori referenziati, è la soluzione migliore. Inoltre è bene inserire nel contratto un garante o una fideiussione: questo diminuirà le possibilità di trovarsi di fronte al problema dello sfratto.