Crollo del Mercato Immobiliare: Cosa Significa per Te?
In questo articolo, oggi parliamo della crisi immobiliare che sembra ormai prossima anzi per molti è già in corso.
Cercheremo di capire insieme quali sono le cause che l’hanno generata e analizzeremo i casi in cui questa crisi può essere considerata ininfluente.
Vediamo anche come eventualmente limitare i danni e come, addirittura, può diventare un’opportunità.
Ipotizzeremo poi quali azioni potrebbero cambiare la direzione del mercato in positivo.
Le cause del crollo immobiliare
Le cause di questa nuova crisi del settore immobiliare sembrano imputabili
- Aumento dell’inflazione
Siamo passati da un’inflazione addirittura negativa del – 0,2% del 2020 all’1,9% del 2021 per poi vederla decollare all’8,1% del 2022. Ad oggi si attesta al 7,6%
Inflazione alta vuol dire aumento dei prezzi dei beni di consumo dal pane alla benzina.
Ovviamente questo erode il potere d’acquisto delle persone e in Italia gli stipendi non sono stellari.
Comporta anche l’aumento degli affitti, che incide sul mercato immobiliare.
Se il potere di acquisto diminuisce e l’affitto aumenta, si fa ancora più difficoltà a mettere da parte il denaro necessario.
Non solo per acquistare un immobile, ma anche per dare la caparra e pagare le spese accessorie.
- Aumento dei tassi dei mutui
La Banca Centrale Europea ha risposto all’inflazione alzando di volta in volta i tassi d’interesse, rendendo i mutui sempre più costosi.
Il 14 settembre ha uleriormente alzato i tassi di interesse di 25 punti base per la decima volta consecutiva.
Di fatto, l’aumento della rata limita l’accesso al mutuo a moltissime famiglie italiane che vorrebbero acquistare casa.
- Fine del superbonus
L’incentivo fiscale aveva stimolato l’acquisto di fabbricati anche fatiscenti e la successiva ristrutturazione ed l’efficientamento energetico.
La fine di questa agevolazione ha portato inevitabilmente a scartare l’acquisto di immobili poco efficienti dal punto di vista energetico, perchè meno meno conveniente.
- L’incertezza sul futuro
L’incertezza della situazione economica sta giocando un ruolo molto importante soprattutto nel nostro paese dove la maggior parte delle persone culturalmente è poco avvezza al rischio.
Tanti che potrebbero permettersi un mutuo preferiscono non farlo perché hanno paura di perdere il lavoro o che il prezzo dell’immobile acquistato possa scendere.
Tutti questi fattori e tanti altri hanno portato, secondo i dati dell’agenzia delle entrate, una diminuzione dell’8,3% di compravendite di immobili residenziali nel primo trimestre del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Inoltre, solo il 41,8% delle compravendite è stata assistita da un mutuo ipotecario rispetto al 51,9% precedente.
Questo crollo immobiliare cosa significa per te?
In alcuni casi questo crollo immobiliare potrebbe non avere forti influenze.
Nel caso in cui tu volessi vendere un immobile per acquistarne un altro devi tenere in considerazione che potrebbe essere sceso sia il valore di casa tua sia di quella che vuoi acquistare, azzerando o limitando così la perdita.
Nel caso in cui dovessi chiudere il mutuo in corso per farne uno nuovo, puoi chiedere alla banca di effettuare una traslazione di ipoteca.
Spostando la garanzia della banca per il mutuo attuale, sul nuovo immobile.
Il caso che potrebbe essere peggiore è quello in cui vuoi vendere casa tua per monetizzare, il valore potrebbe essere sceso e potrebbero allungarsi le tempistiche di vendita.
Per limitare i danni puoi fare tanto, sia che tu voglia vendere privatamente o affidandoti ad un agente immobiliare.
Si tratta di mettere in pratica le strategie che servono per valorizzare al meglio l’immobile, proporlo al giusto target e al giusto prezzo.
Ovviamente scegliere l’agente immobiliare più adatto, è fondamentale.
Crisi = opportunità
Come ogni crisi che si rispetti nasconde in se delle grandi opportunità. Bisogna capire quali sono per poi coglierle.
Facciamo alcuni esempi:
Se i prezzi delle case scendono si ha l’opportunità di acquistare a prezzi vantaggiosi, tenendo in considerazione che tutti i mercati sono ciclici: i prezzi non potranno scendere per sempre e viceversa.
Quindi acquisti oggi ad un prezzo più basso con la possibilità di guadagnarci nel momento in cui vorrai rivendere.
E’ un dato di fatto che i tassi dei mutui sono alti, ma non sarà sempre così e in ogni caso si potrà surrogare presso un’altra banca a condizioni più favorevoli.
Se è vero che il numero di compravendite diminuisce è vero anche che il mercato delle locazioni sta crescendo.
Da qualche parte dobbiamo pur abitare no?!?
Nel primo trimestre del 2023 sono stati stipulati oltre 232.000 contratti d’affitto. Questo dato ci fa capire che c’è stato un aumento del 4% rispetto all’anno precedente.
I canoni richiesti dai proprietari sono aumentati.
Quindi hai la possibilità di acquistare a meno un immobile per poi affittarlo a condizioni vantaggiose.
Le opportunità sono davvero tante, ne ho elencate solo due, le più semplici da mettere in pratica senza particolari capacità o conoscenze del mercato.
Se hai voglia di studiare e assumerti una certa dose di rischio può essere un buon momento.
Vi ho raccontato alcune delle principali cause della crisi del mercato immobiliare e alcune opportunità che ne possono derivare.
Ma quali sono gli scenari futuri e quali elementi possono invertire la rotta?
Cosa succederà?
Il metodo più semplice è quello di analizzare la possibile inversione delle tendenze che hanno generato una crisi immobiliare, in questo caso l’aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse dei mutui.
La buona notizia è che il Consiglio direttivo della banca centrale europea “ritiene che i tassi di interesse di riferimento della BCE abbiano raggiunto livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale a un ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo”.
La Bce ha rivisto le sue previsioni sull’inflazione nel 2023 (5,6%) e nel 2024 (3,2%) per scendere ulteriormente al 2,1%, per il 2025.
Secondo alcuni economisti, potrebbero non esserci più particolari aumenti dei tassi di interesse. L’inflazione sta scendendo e la crescita sta rallentando per via dei maggiori costi dei finanziamenti.
Se queste previsioni sono corrette, con tutta probabilità, potrà esserci un’inversione di tendenza intorno al 2025/2026.
Normalmente la diminuzione dei tassi di interesse corrisponde ad un incentivo alle aziende per investire nella loro crescita anche assumendo personale. La conseguenza è quella di instaurare nelle persone, maggiore fiducia nel futuro, rendendole quindi più propense ad effettuare investimenti importanti a lungo termine proprio come l’acquisto di una casa.
Ovviamente tutto ciò di cui abbiamo parlato in questo articolo in merito al crollo immobiliare, è un’analisi possibilistica e non per forza corrisponderà a ciò che si realizzerà e tanto meno è un invito all’investimento.
Se ti servisse una consulenza personalizzata, per prendere delle decisioni più consapevoli in merito alla vendita o all’acquisto di un immobile, contattaci e metteremo in campo oltre 20 anni di esperienza.