Come registrare il compromesso online – Domande e risposte

Dal 7 marzo l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile la registrazione telematica dei contratti preliminari di compravendita.

Finalmente non sarà più necessario recarsi presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate per consegnare la documentazione cartacea evitando code e inutili perdite di tempo.

L’utilizzo di questo servizio è aperto sia ai contribuenti che ai professionisti come gli agenti immobiliari.

Attraverso la procedura web disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile inviare sia il preliminare che gli eventuali allegati come planimetrie, estratti di mappa o inventari.

Una volta inserite tutte le informazioni necessarie, il sistema calcola in automatico l’imposta di registro e di bollo dovuti dopo di che si potrà versarle direttamente tramite addebito su conto corrente.

Rimane comunque disponibile il servizio di registrazione presso gli uffici per tutti i soggetti non obbligati alla presentazione.

E' obbligatorio registrare un preliminare?

No non è obbligatorio a meno che non si tratti dell’acquisto di un immobile di nuova costruzione da impresa, se vuoi approfondire l’argomento guarda il video.

Se la vendita avviene tra privati senza l’intervento di un agente immobiliare è obbligatorio registrare il preliminare?

La registrazione del preliminare è di per se obbligatoria indifferentemente dal fatto che sia una vendita tra privati o che intervenga un agente immobiliare, in questo caso l’unica differenza è che l’agente immobiliare e co responsabile della registrazione.

Quanto costa registrare un preliminare?

Le spese di registrazione ammontano a 200 euro fissi di imposta di registro a cui vanno sommati lo 0,5% dell’ammontare delle somme versate a titolo di caparra e il 3% delle somme versate a titolo di acconto.
Tieni in considerazione che sia lo 0,5% versato che il 3% vengono detratti, al momento dell’atto definitivo di vendita, dal totale dell’imposta di registro dovuta.
Quindi:

  • non sono ulteriori tasse ma un anticipo
  • fai molta attenzione a stabilire l’ammontare di quanto versato di caparra e acconto perché se l’imposta dovesse superare il totale dovuto l’eccedenza andrebbe persa.

Un esempio pratico: nell’ipotesi che il totale di imposta di registro da versare al notaio il giorno dell’atto fosse di 2000 euro e negli accordi con tra le parti fossero previsti 50.000 euro di caparra e 75.000 euro di acconti in sede di registrazione si dovrebbero versare 2500 euro superando di 500,00 il totale dovuto, 500 euro che andrebbero persi.

Oltre a quella di registro si deve versare l’imposta di bollo che viene calcolata in base al numero di righe e di allegati del preliminare.
Traducendo in soldi si tratta di16 euro ogni 4 facciate e comunque ogni 100 righe. Per quanto riguarda le planimetrie allegate, se non è cambiato nulla l’imposta di bollo è pari a 52 centesimi ognuna.

Un compromesso non registrato ha valore?

Si, gli accordi tra le parti hanno valore anche se il preliminare non è registrato, la registrazione è solo un adempimento fiscale.
La registrazione del preliminare offre alcune tutele in più di uno non registrato.
Ad esempio attesta l’esistenza del contratto attribuendogli data certa ai fini dell’opponibilità a terzi (ex art. 2704 cod. civ.) e sapere che un ente terzo ha una copia della scrittura in archivio ti rassicura in caso di smarrimento della tua copia.

Cosa succede se non si registra?

Trattandosi di un adempimento fiscale, la mancata registrazione corrisponde ad evasione fiscale soggetta quindi a sanzioni di tipo amministrativo. Considera che si hanno 30 giorni dalla sottoscrizione per registrarlo, si può comunque registrare anche passata tale scadenza pagando le imposte maggiorate.

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