Negli ultimi mesi è cresciuto il numero delle persone che hanno iniziato a conoscere bitcoin e valutarlo non solo come possibile oggetto di investimenti ma come ‘bene di scambio’.
Anche per gli acquisti immobiliari, dove sono coinvolti più soggetti: banche, notaio, oltre ovviamente a venditore e acquirente è possibile acquistare con i bitcoin? Si, ma con cautela.
Il primo acquisto immobiliare in bitcoin è avvenuto il 23 gennaio 2018 a Torino. Una ragazza cinese ha acquistato regolarmente un appartamento in centro pagandone il prezzo in bitcoin. Sull’atto d’acquisto il prezzo è stato stabilito in Euro, a causa della volatilità della criptovaluta, e pagato in bitcoin. Solo le imposte e la parcella del notaio sono state pagare in Euro.
Il notaio ha dichiarato: “La gestione è stata uguale a quella di un atto normale, senza criticità nemmeno per la normativa dell’antiriciclaggio. È come se qualcuno comprasse la casa in patate o in monete d’oro”.
Se oggi volessi spendere i tuoi bitcoin per l’acquisto di casa tua, la prima cosa da fare è trovare un venditore che accetti di essere pagato in criptovaluta e un notaio disposto a redigere il relativo atto di compravendita.
Fino a qui sembra tutto in regola, ma in realtà successivamente il consiglio nazionale del notariato ha risposto con una lunga lettera sull’argomento antiriciclaggio – compravendita di immobili e pagamento in bitcoin. Leggi l’intero quesito.
Quindi chi compra casa con questa modalità viola le norme sull’antiriciclaggio?
Partiamo dal presupposto che le criptovalute sono sicuramente tracciabili in senso informatico, in quanto il registro tiene traccia dell’operazione in modo pubblico e immutabile. Ma il CNN ha precisato che i sistemi informatici non si fondano sul vero concetto di “identificazione” ma sulla verifioca delle credenziali informatiche (codici, pin, password), questo può far si che l’operazione potrebbe essere segnalata come sospetta secondo la normativa antiriciclaggio. Perchè utilizzando un sistema informatico, non si può stabilire con certezza quale sia la vera identità del soggetto che ha effettuato la transazione.
Oltre all’antiriciclaggio possono insorgere problemi quando per acquistare si devono fare un finanziamento o un mutuo, difficilmente una banca accetterà di erogare un mutuo per una casa il prezzo della quale debba essere pagato in bitcoin.
Il problema di fondo è l’assenza di una normativa di regolamentazione. Per rendere le criptovalute un valido strumento del mercato immobiliare si dovrebbe iniziare proprio dalla creazione di una solida base normativa.
Per il momento le criptovalute non sono idonee per acquisti immobiliari. Ma il nostro consiglio è quello di scambiare i propri bitcoin in Euro trasferendoli sul proprio conto corrente per poi effettuare il pagamento della casa tramite un buon vecchio assegno circolare.